14 ottobre 2021
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Nuove opportunità di AR nella pubblicità digitale

L'AR consente una maggiore personalizzazione e offre un'esperienza più coinvolgente, due elementi che i consumatori apprezzano.

Inserzionisti ed editori sono alle prese con la scomparsa dei cookie di terze parti: questo importante cambiamento ha dimostrato che avere il controllo sui propri dati contribuisce ad aumentare la fiducia dei consumatori nelle esperienze digitali, anche quando sono di natura pubblicitaria.

La riduzione della "dipendenza" dai cookie di terze parti consente agli inserzionisti di valutare nuovi e diversi canali e formati in grado di offrire esperienze straordinarie, personalizzate e coinvolgenti. La realtà aumentata ne è un ottimo esempio. È un tipo di soluzione in rapida crescita, stimolata in parte dalla pandemia, durante la quale i consumatori di massa hanno spostato una parte della loro "vita reale" online. Ma anche perché gli utenti apprezzano questo tipo di esperienza. Secondo i dati di Allied Market Research, attualmente ci sono 1,5 miliardi di utenti abituali di AR e si prevede che questo numero raggiungerà i 4,3 miliardi entro il 2025.

D'altra parte, stiamo già vedendo i vantaggi per i marchi, considerando la scala e la velocità di adozione. Una ricerca di Snapchat suggerisce che oggi più di 100 milioni di consumatori utilizzano la AR per fare acquisti, sia online che nei negozi tradizionali. Quasi tre consumatori su quattro affermano che sarebbero disposti a pagare di più se potessero acquistare direttamente attraverso un'esperienza di realtà aumentata. E, secondo un sondaggio di Google, condotto in collaborazione con Ipsos, circa il 60% degli utenti di smartphone è ormai pronto per un'esperienza di shopping virtuale. Da un altro recente sondaggio emerge che il 70% dei consumatori vorrebbe vedere più pubblicità in AR - un dato molto significativo, visto che raramente i consumatori fanno affermazioni di questo tipo.

Agli occhi dei brand, l'AR è un'opportunità preziosa. Permette una maggiore personalizzazione e offre un'esperienza più coinvolgente, due elementi che i consumatori apprezzano e, per questo, si lasciano coinvolgere. Immaginate quali potrebbero essere le potenzialità: video con possibilità di acquisto; visualizzazioni di prodotti in 3D; "provare" un capo di abbigliamento; esplorare un "centro commerciale digitale" personalizzato. Anche le funzionalità abbinate sono fantastiche: opportunità come l'utilizzo di un assistente virtuale o la possibilità di sfogliare le offerte dei negozi locali e salvarle in una lista della spesa direttamente dalla casella di posta elettronica.

Inoltre, l'AR permette di personalizzare i messaggi, senza ricorrere a strumenti di tracciamento basati sul calcolo delle probabilità, presto destinati a non essere più utilizzati nella pubblicità. Il formato si è evoluto per consentire un maggiore targeting attraverso dati di prima parte, un cambiamento radicale con la scomparsa dei cookie. L'AR può avvalersi dei dati di prima parte di un brand o di un partner (sempre più affidabili e controllati rispetto a quelli di terze parti) per personalizzare realmente il messaggio e coinvolgere i consumatori in esperienze nuove e più dinamiche.

Si tratta di uno sviluppo rivoluzionario, in grado di generare un elevato ROI. La catena di negozi di arredamento statunitense Pottery Barn, ad esempio, sostiene che i clienti interagiscono in media 2,4 minuti con una pubblicità AR. Stiamo assistendo a molti nuovi esempi di progetti innovativi portati avanti dai brand, che dimostrando un uso efficace dell'AR lungo l'intero funnel, spingono la brand awareness, il coinvolgimento pubblicitario e le conversioni. Questo tipo di esperienze saranno sempre più rilevanti per i consumatori, man mano che diventeranno più accessibili, grazie ai progressi dell'hardware, del software e della connettività mobile. Il 5G ne è un ottimo esempio, perché garantisce velocità più elevate e un'esperienza utente più fluida e senza interruzioni. Grazie al 5G, i consumatori potranno sperimentare la pubblicità AR.

Ora le aziende devono capire come utilizzare l'AR per i loro obiettivi: progettare campagne pubblicitarie e la loro distribuzione, individuare dove pubblicare la pubblicità con l'AR. La realtà aumentata può essere programmata in modo programmatico, consentendo una distribuzione omnichannel e mirata: su mobile, a casa, nei negozi e con il digital out-of-home. Mentre il panorama digitale si evolve e la privacy rimane al centro dell'attenzione, l'AR è il formato con cui costruire nuove esperienze. Combina la personalizzazione orientata alla privacy con una creatività d'impatto, aiutando i marchi a ridurre la confusione e a fornire valore aggiunto ai loro consumatori.

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